Terapia Gestalt: l’arte di chiudere cicli. Pagina.
Vi informiamo che abbiamo introdotto la pagina con l’articolo «Terapia Gestalt: l’arte di chiudere cicli». Ringraziamo il Professore Joan Garriga per la redazione, la Professoressa Chus Borrell che ci ha offerto l’articolo, e Loto Perrella per la traduzione.
Gruppo «In corpo e anima».
Sabato, 11 gennaio 2025.
Traduzione: Loto Perrella.
Link del documento:
Terapia Gestalt: l’arte di chiudere dei cicli.
Molti di noi hanno dei cicli nella propria vita che non sanno come chiudere. Dei fatti traumatici della nostra infanzia, certe dinamiche familiari, carenze o eccessi nella nostra educazione, abusi, perdite, ecc., possono causarci nel futuro delle costrizioni, assuefazioni e depressione. La Gestalt ci spinge a prendere coscienza delle nostre maschere, del personaggio che ci siamo inventati, e che ci aiuta a chiudere i cicli in modo conveniente. Ci troviamo davanti ad una vetrina e vediamo qualche cosa che ci piace. Che cosa succede quando centriamo la nostra attenzione su quell’oggetto? Lo vediamo, lo apprezziamo in primo piano, ma dietro c’è un fondo, un insieme di mille cose che possono essere lì o stare avvenendo: ci sono molti altri oggetti nella vetrina, c’è della gente nel negozio, gente che ci passa accanto, un autobus che si ferma alla fermata, due uomini che parlano all’angolo della strada… Dal fondo, o dall’insieme, è saltata avanti una forma che monopolizza la nostra attenzione e che è in primo piano (…).
Testo: Joan Garriga (direttore Institut Gestalt Barcelona).
Terapie, corsi e formazione in Lleida: Coaching Lleida e Isuri Gestalt Lleida. Chus Borrell Feliu.
Traduzione: Loto Perrella.
Pubblicato nella rivista Guía & Ocio Lleida. Aprile 2005. No. 39. Pagine 128-129.