José Luis Cabouli. Sanando el femenino herido. La vía de la terapia de vidas pasadas (Guarire il femminino ferito. Il percorso della terapia di vite passate).

José Luis Cabouli. Sanando el femenino herido. La vía de la terapia de vidas pasadas (Guarire il femminino ferito. Il percorso della terapia di vite passate). Ediciones Isthar. Prima edizione: luglio 2024. ISBN stampa: 978-84-19619-65-5. ISBN ebook: 978-84-19619-66-2. 376 pagine. Copertina.

José Luis Cabouli. Sanando el femenino herido. La vía de la terapia de vidas pasadas (Guarire il femminino ferito. Il percorso della terapia di vite passate). Ediciones Isthar. Prima edizione: luglio 2024. ISBN stampa: 978-84-19619-65-5. ISBN ebook: 978-84-19619-66-2. 376 pagine.

Che cos’è l’Eterno Femminino? Che cosa intendiamo quando parliamo del Femminino? Qual è la ferita del Femminino? Come e quando si è prodotta questa ferita? Che effetti ha sulla nostra vita quotidiana?

La ferita del Femminino è un dolore antico che inizia quando appare la spada con il suo potere di morte e dominazione sopra il potere datore di vita del Femminino.

A partire dalla definizione del Femminino, l’autore espone le regioni principali che hanno condotto al suo annullamento e sottomissione e ci immerge in diciassette storie vere di persone che rievocarono in regressione l’origine e guarigione del loro Femminino ferito.

Le nostre vite passate sono la prova viva e palese della sofferenza in cui si è sviluppata la nostra civiltà attuale. Qui abbiamo il vissuto intimo che patirono il dolore di questa ferita in sé stesse.

Attraverso queste storie e le testimonianze dei protagonisti possiamo verificare che la Terapia di Vite Passate, o terapia di regressione, ci offre un percorso adatto ed efficace per la guarigione del Femminino ferito.

Quest’opera è anche il risultato dell’evoluzione dell’autore stesso, maestro di Terapia di Vite Passate, che fa conoscere qui il risveglio del suo Femminino interiore.

Terapia Gestalt: l’arte di chiudere dei cicli.

Terapia Gestalt: l’arte di chiudere dei cicli.

Modella: Carlota Wetzel. Foto: Marc Wetzel.Modella: Carlota Wetzel. Foto: Marc Wetzel.

Guía & Ocio Lleida, aprile 2005.

Guarigione.

Terapia Gestalt: l’arte di chiudere dei cicli.

Molti di noi hanno dei cicli nella propria vita che non sanno come chiudere. Dei fatti traumatici della nostra infanzia, certe dinamiche familiari, carenze o eccessi nella nostra educazione, abusi, perdite, ecc., possono causarci nel futuro delle costrizioni, assuefazioni e depressione. La Gestalt ci spinge a prendere coscienza delle nostre maschere, del personaggio che ci siamo inventati, e che ci aiuta a chiudere i cicli in modo conveniente. Ci troviamo davanti ad una vetrina e vediamo qualche cosa che ci piace. Che cosa succede quando centriamo la nostra attenzione su quell’oggetto? Lo vediamo, lo apprezziamo in primo piano, ma dietro c’è un fondo, un insieme di mille cose che possono essere lì o stare avvenendo: ci sono molti altri oggetti nella vetrina, c’è della gente nel negozio, gente che ci passa accanto, un autobus che si ferma alla fermata, due uomini che parlano all’angolo della strada… Dal fondo, o dall’insieme, è saltata avanti una forma che monopolizza la nostra attenzione e che è in primo piano.

La terapia Gestalt si basa su questa nozione di fondo e di forma per spiegare come esaudiamo le nostre necessità. Per esempio, una persona ha sete. Questa è la forma: una necessità è saltata dal fondo al primo piano. È urgente calmare la sete, che è apparsa come una manifestazione fisica. Di colpo la persona prende coscienza: «ho sete». Reagisce, si mette in marcia por trovare dell’acqua. Finalmente la trova, beve e appaga la sete. Il ciclo o «forma» della sete si è chiuso. Questo è molto illustrativo di questa terapia. Gestalt significa «forma o configurazione», e il suo scopo è di aiutare le persone a chiudere dei cicli. A volte però, i cicli incompiuti non sono tanto facili da chiudere, come per esempio la sete: ci sono dei cicli vitali che non si sono potuti chiudere, forse perché eravamo bambini e non sapevamo come fare. Le difficoltà affrontate nell’infanzia, e il modo come sono state trattate, possono fare sentire alla persona un vuoto interiore che non sa come riempire. Allora incominciano le costrizioni, le assuefazioni, o si cade nella depressione… Ci possono essere molti sintomi. Come si può chiudere questo ciclo?

Una terapia esperienziale.

Nella terapia Gestalt il paziente non si limita a parlare su quanto gli succede. Il terapeuta invita il paziente a porre la sua attenzione sul momento presente, le sue sensazioni, il suo corpo, i suoi gesti. Da quel momento gli può proporre una serie di elementi per dare voce a una sensazione: «sento un’oppressione al petto», dice il paziente. Il terapeuta gli propone di visualizzare quello che l’opprime. Per esempio, può essere un masso enorme. Il paziente può dare voce a quel masso. Se potesse parlare, che cosa direbbe? Così in una seduta di Gestalt, che è una terapia esperienziale, invitiamo il paziente a vivere l’esperienza, non soltanto a parlarne. Perché quando si parla si fanno dei discorsi, si fa ideologia su quanto sta succedendo, e anche se le parole sono imprescindibili per comprendere quello che stiamo vivendo, bisogna fare attenzione che non ci facciano deviare dall’essenziale. Per questo, il terapeuta fa anche attenzione al modo in cui il paziente vive l’esperienza. In Gestalt, si dice che le persone adottiamo posizioni per affrontare le diverse situazioni della vita, ma molte volte queste posizioni sono «distorsioni» di quello che siamo in realtà. Ci siamo creati un personaggio che affronta una situazione da una posizione da giustiziere, dittatoriale, che reclama, aggressiva, invadente, vittima… Ma, davvero siamo così, o forse ci «conviene» essere così? In questo senso la Gestalt invita la persona a prendere coscienza di questi modelli e a scoprire tutte le loro possibilità perché, quando siano stati riconosciuti tutti i modelli diventano risorse.

Risorse della Terapia.

Immaginiamo il caso di un paziente che sente ancora forti emozioni riguardo a vecchie scene infantili rispetto ai genitori. Il «problema» è che i suoi genitori sono già morti… Come chiudiamo questo ciclo? A volte può essere tanto semplice come invitare il paziente a dire tutto quanto è stato represso durante molti anni (per questo sente un’oppressione nel petto).

Per fare questo la Gestalt ha diverse risorse, tutte quante estremamente creative: tecniche dal psicodramma o espressive, visualizzazioni, fantasie guidate, oppure la tecnica della sedia calda e la sedia vuota, fra molte altre.

Così il paziente può sedere sulla sedia calda e mettere suo padre sulla sedia vuota. È il momento di dirgli tutto quanto non ha potuto dire prima. Il paziente si sfoga… e dopo passa alla sedia vuota, prendendo il posto di suo padre.

Che cosa direbbe suo padre? Che cosa gli succedeva in realtà? Forse il problema non si potrà risolvere in una sola seduta, ma il paziente avrà potuto rendersi conto di aspetti nuovi, e togliersi un peso. In questo punto la forma perde energia e poco a poco passa al fondo. Il ciclo si è chiuso.

Testo: Joan Garriga (direttore Institut Gestalt Barcelona).
Joan Garriga Bacardi.

Terapie, corsi e formazione in Lleida: Coaching Lleida e Isuri Gestalt Lleida. Chus Borrell Feliu.
Chus Borrell Feliu.
Traduzione: Loto Perrella.

Pubblicato nella rivista Guía & Ocio Lleida. Aprile 2005. No. 39. Pagine 128-129.

Che cos’è la terapia di vite passate?

Che cos’è la terapia di vite passate?

Il nostro progetto terapeutico.

Il dottor José Luis Cabouli con una maglietta con un fiore con una o.

La Terapia di Vite Passate (TVP) è una tecnica psicoterapeutica transpersonale che in essenza consiste nel rendere cosciente l’incosciente. Quando questo succede sorgono nella coscienza esperienze traumatiche non risolte che arano nascoste nell’incosciente. Siccome in queste esperienze le persone hanno l’abitudine di identificare se stesse in un altro corpo e un altro tempo, e provano la morte di quel corpo, si è chiamata la tecnica Terapia di Vite Passate.

Allora, al contrario di quello che si crede, la TVP non è basata sulla reincarnazione, ma le vite passate sorgono come conseguenza del lavoro terapeutico. Se il terapeuta sa lavorare in profondità il sintomo che mostra il paziente, in qualche momento del suo lavoro si troverà con un’esperienza che non appartiene allo schema della vita presente.

Sebbene la TVP cominciò ad essere conosciuta in modo universale e importante nel decennio del 1970, bisogna sottolineare che in realtà ha più di un secolo di sviluppo. Nel 1904 il colonnello del genio Albert de Rochas, amministratore della Scuola Politecnica di Parigi, dopo molti anni dedicati alla ricerca negli stati profondi dell’ipnosi scoprì il fenomeno delle vite successive. Rochas chiamò questo processo regressione della memoria, e questo nome viene impiegato oggigiorno per identificare questa tecnica.

Nel 1978, il Dr. Morris Netherton pubblicò il suo primo libro e utilizzò l’espressione Terapia di Vite Passate per il titolo del libro (Past Life Therapy, nell’originale). A dire il vero, il titolo sorse da un’inchiesta fatta fra tre cento studenti di un’università della California, ai quali si diede da leggere il libro. La maggioranza degli studenti ai quali fu dato il libro da leggere elesse il titolo che a cominciare da allora doveva identificare la terapia.

Nel 1988 il Dr. Brian Weiss pubblicò il suo libro Molte vite, molti maestri. Quel libro divenne un best seller che diede la spinta definitiva in tutto il mondo alla Terapia di Vite Passate.

Sebbene la Terapia di Vite Passate viene considerata come una tecnica di guarigione transpersonale, è più adatto definirla come una terapia dell’anima, dato che i dolori sono nell’anima ed è questa che si deve guarire. Ma possiamo aggiungere ancora qualche cosa. Dicevamo che la TVP consiste soprattutto nel rendere cosciente quello che è incosciente. Ebbene, André Breton definì il surrealismo come un’espressione verbale spontanea dell’inconscio, in modo che se seguiamo Breton potremmo anche dire che la TVP è una tecnica di guarigione surrealista.

Come funziona la Terapia di Vite Passate?

Nel lavoro con la TVP si è diffuso l’uso dell’ipnosi, invece non è necessario utilizzare l’ipnosi. La nostra premessa terapeutica tiene in conto il principio dell’asservimento dell’anima e del fatto che noi abbiamo il registro di tutte le nostre esperienze. Questo registro però è escluso dalla coscienza fisica.

Per l’anima il tempo non esiste, l’anima è atemporale, così qualunque fatto accaduto cinquanta, cento o diecimila anni fa per l’anima è come se fosse appena accaduto.

Quando un’esperienza non si può risolvere emozionalmente in modo soddisfacente, quando non si può sentire e vivere tutto quello che sta succedendo in una situazione traumatica, si produce l’asservimento della coscienza, e questo serve sia per fatti accaduti in vite passate come nella vita presente. L’esperienza può essere così terribile e insopportabile che è impossibile sentire in modo cosciente tutto quello che sta accadendo a livello fisico, emozionale e mentale.

Inoltre, se la morte accade in quei momenti, l’anima resta senza corpo e non può finire di assimilare tutto quello che stava succedendo. Nella dimensione dell’anima siamo energia, e i dolori e le emozioni non risolti sono pure energia. Abbiamo bisogno del corpo per poter porre fine a questa esperienza. Se non c’è un corpo, l’esperienza non può essere assimilata e terminata.

Questo provoca l’asservimento della coscienza. Da un lato il corpo muore, ma a causa del fatto che l’anima è atemporale, la coscienza rimane bloccata in una vicenda che continua a ripetersi in un ciclo infinito. Il corpo muore ma l’esperienza continua e da questa esperienza, nella quale è bloccata la coscienza, vengono i sintomi che può presentare una persona.

Quando una persona non può entrare in un ascensore perché si sente soffocare, oppressione e la sensazione di morte imminente è perché c’è un’altra parte di sé che sta soffocando in un’esperienza che non è finita e che sta succedendo in un’altra realtà. Il soffocamento, la tachicardia e la sensazione di morte imminente appartengono alla parte della coscienza che è bloccata nell’esperienza nella quale è rimasta senza corpo e dove ancora sta agonizzando o lottando per uscirne. La persona non può sapere quello che sta succedendo, perché tutto avviene a livello incosciente, al di fuori della sua coscienza fisica attuale, ma sente i sintomi e le sensazioni come se realmente fosse sul punto di morte. In qualche modo siamo bloccati in un’altra realtà, una realtà non ordinaria, come se stessimo vivendo due vite allo stesso tempo. E da quest’altra realtà nella quale siamo bloccati ci giungono i sintomi che non possiamo evitare sentire nella vita attuale, e per i quali non abbiamo spiegazione. Ma quest’altra realtà sta succedendo qui allo stesso tempo che viviamo la nostra vita quotidiana. Per questo motivo un atto succeduto in un altro corpo, in un’altra vita può influire nella nostra vita presente.

Quando capiamo questo comprendiamo che non è necessario ricorrere all’ipnosi, e neppure a un esercizio di rilassamento o di induzione. E neppure c’è un viaggio nel tempo, perché per l’anima il tempo non esiste e tutto succede qui, in questo momento, ma in due realtà differenti. E quell’altra realtà che è esclusa dalla nostra coscienza, è qui con noi tutto il tempo, ma succedendo a livello incosciente. Tutto quello che dobbiamo fare è portare alla coscienza fisica quest’esperienza che sta già succedendo a livello incosciente. Come dicevamo al principio: rendere cosciente l’incosciente.

Così, la TVP consiste di fatto nel portare alla coscienza fisica le esperienze che già stanno succedendo nella realtà dell’incosciente per essere trattate terapeuticamente nel momento presente del corpo fisico attuale. E non importa che sia un fatto di una vita passata, della vita fetale, della nascita o della prima infanzia. Nell’inconscio tutte le esperienze coesistono allo stesso tempo, e apparirà quella che l’anima del paziente deve guarire.

In una seduta terapeutica, il terapeuta aiuterà il paziente a portare alla coscienza fisica quello che già sta succedendo nel subconscio. Quando l’esperienza traumatica che era fuori dalla coscienza diventa cosciente, si incoraggerà la persona perché riproduca questa esperienza come se fosse lí. È chiaro che non tutti reagiscono allo stesso modo. In genere, la maggior parte dei pazienti vivono profondamente l’esperienza con sensazioni fisiche intense, ma ci sono delle persone che sono molto mentali, o razionali, e per queste è difficile provare quello che per altre è naturale.

Se è possibile si deve indurre il paziente a sentire nel corpo fisico quello che sta succedendo nella realtà non ordinaria. E qui è dove ha luogo il lavoro terapeutico. Durante la seduta il terapeuta aiuterà il paziente a comprendere le reazioni fisiche, emozionali e mentali che stanno condizionando la sua vita attuale, e lo aiuterà a porre fine definitivamente a tutte queste sensazioni.

Essendo un’esperienza di vita passata è inevitabile sperimentare la morte in questa vita per uscire finalmente dalla paralisi.

Secondo la storia di ogni paziente, può essere necessario lavorare la vita fetale, la nascita e la prima infanzia. A volte questo succede in modo spontaneo. A volte può avvenire in una sola seduta. Più spesso sarà necessario dedicargli sedute posteriori. Per alcune persone la nascita è stata l’esperienza più traumatica della sua vita, e può darsi che il loro problema possa essere risolto lavorando soltanto sulla gestazione e la nascita.

Con la TVP si possono trattare tutte le sofferenze o i conflitti emozionali che abitualmente portano a farsi visitare in una terapia tradizionale. I motivi più frequenti possono essere le fobie, le paure, l’angoscia, l’agitazione, l’insicurezza, il senso di colpa, l’obesità, l’insonnia, alterazioni psicosomatiche, cefalee croniche e disfunzione sessuale fra molte altre, ma anche difficoltà nei vincoli affettivi, paura degli impegni affettivi, o rapporti conflittuali.

Le controindicazioni sono relative e dipendono fondamentalmente da ogni persona. Non si può lavorare con una persona che abbia le facoltà mentali limitate o alterate, perché è necessaria una comprensione intellettuale per poter realizzare il lavoro terapeutico. Evidentemente neanche si può lavorare con una persona che stia avendo un infarto acuto del miocardio, o un’aritmia, ma si può lavorare con persone che realizzano senza difficoltà le loro attività abituali. Rispetto ai bambini, si può lavorare con loro se sono in grado di avere un rapporto col terapeuta, ma la situazione ideale è che questo abbia esperienza nel lavoro con i bambini e sia preparato per lavorare con la TVP.

Con la Terapia di Vite Passate è possibile andare oltre la risoluzione del sintomo originale. Se la persona è coerente con il lavoro terapeutico, può raggiungere un’altra percezione di sé stesso e del mondo che lo circonda.

La Terapia di Vite Passate può aiutare il paziente a capire la ragione delle circostanze attuali, ad accettare la responsabilità della sua vita presente senza incolpare nessuno per le situazioni che debba attraversare, e, infine, trovare il vero proposito e il senso di questa vita.

Dott. José Luis Cabouli, agosto 2017.
Traduzione: Loto Perrella.

Link per l’articolo originale in spagnolo nel sito della Asociación Argentina de Terapia de Vidas Pasadas (AATVP) [Associazione Argentina di Terapia della Vita Passata (AATVP)]:

https://www.aatvp.com/articulos/

Intervista a Ennio d’Alba

Intervista a Ennio d’Alba

Nota preliminare

Ennio d'Alba.Il sistema spirituale di Ennio d’Alba è basato su una serie di regressioni. Ma non si tratta di regressioni per sapere se nel passato fummo Napoleone o Cleopatra (stranamente, nelle regressioni tutti quanti furono personaggi famosi…). In queste regressioni la persona cerca di stabilire, o ristabilire, l’unione con il suo subconscio, che è chi la guida e consiglia in questa vita. A questo scopo, dovrà realizzare diverse sedute, nelle quali l’istruttore la condurrà ad un’altra dimensione, dove riceverà informazione e consigli che le saranno utili nella sua vita e la condurranno, se la persona vuole, ad intraprendere un cammino spirituale.

Ci sono molti tipi diversi di regressione e molti maestri, ognuno di loro con il suo metodo e il suo proposito. Quello di Ennio d’Alba è unico, e in Spagna, l’unica persona preparata e autorizzata a farle è Loto Perrella, che lavorò molti anni con lui in Barcellona, assistendolo nelle sedute nelle quali faceva da traduttrice, e in Roma dove viaggiava regolarmente, che tradusse in spagnolo il suo libro “Il risveglio della divinità nell’uomo”, e che gli fu vicino negli ultimi giorni della sua vita (2022).

Loto Perrella.
Barcellona. Martedì 2 aprile 2024.
https://radionicat.wordpress.com

Introduzione

Questo breve quaderno1 è diverso dagli altri, perché nasce da un’esigenza che si è presentata quando Ennio D’Alba ha autorizzato alcuni dei suoi discepoli ad operare come istruttori secondo il suo metodo.

Per la prima volta quindi, l’istruttore deve rispondere alle domande dei suoi allievi che, giustamente, desiderano sapere chi è Ennio D’Alba, a quali scuole si rifà il suo insegnamento, attraverso quali maestri gli è stato impartito, qual’ è stato, in sostanza, il suo percorso spirituale.

Così abbiamo chiesto direttamente a Ennio D’Alba, in un’intervista che egli gentilmente ci ha concesso, le informazioni che sono state richieste a noi, in modo da fornire risposte esatte.

L’intervista è stata registrata il 18 febbraio 2003, e ne è stato tratto questo quaderno.

Marinella Bonasso e Anna Maria Venturini

La vita

Ennio Cafagna, il cui nome mistico è Ennio D’Alba, nasce a Roma il 26 settembre 1926. Cresce in una famiglia che gli impartisce un’educazione in linea con i tempi, in cui si poneva molta attenzione ai bisogni fisici e poca a quelli affettivi e psicologici del bambino.

E’ un bambino introverso, si sente solo e poco compreso dai genitori severi che cercano di piegarne, anche con pene corporali, la volontà già allora ben sviluppata, e si aiuta con la fantasia di cui è abbondantemente dotato.

Inoltre è curiosissimo e perseguita tutti con domande continue.

A scuola rende poco, per tutte le elementari e i primi due anni delle medie gli insegnanti non apprezzano un alunno che sembra distratto e gli danno brutti voti.

Allora immaginazione creativa e visualizzazione, perché di questo si trattava, erano parole senza senso, tuttavia il piccolo Ennio incontra finalmente un insegnante, un prete intelligente, che lo capisce e lo aiuta a impegnarsi nello studio.

A 12 anni sente il bisogno di leggere libri diversi, inconsueti, che lo guidino su un sentiero che sente essere il suo, lungo il quale procede ancora a tentoni.

E’ attratto particolarmente dalle discipline yoga, di cui esegue anche gli esercizi, e dalla teosofia. All’epoca a Roma non era facile procurarsi testi su quegli argomenti, esistevano poche librerie che ne fossero fornite; lui ne scopre una a Piazza Colonna e ne diventa frequentatore abituale.

L’adolescenza trascorre tranquilla tra gli amici e le letture, gli piacciono le ragazze, si innamora facilmente, idealizzando l’oggetto del suo amore.

Poi gli interessi che coltivava da adolescente passano in secondo piano davanti alle priorità della vita. Si sposa presto, abbandona Roma per trasferirsi, per lavoro, in un’altra città.

Il matrimonio però non funziona e arriva la rottura.

Questa separazione, con la delusione e il dolore che ne conseguono, è un evento importantissimo nella sua vita, lo costringe a guardare in se stesso e a riprendere il filo della sua ricerca interiore.

Il percorso spirituale

In quel periodo Ennio legge moltissimo, apprende molto dalle filosofie orientali e occidentali, si interessa alle scuole misteriche antiche e all’ermetismo e, «per caso», trova su una rivista la pubblicità di una scuola rosacrociana, a cui subito si iscrive.

La scuola arricchisce la sua cultura esoterica ed ermetica, ma per riceverne le 12 iniziazioni deve recarsi periodicamente a Lugano.

Nel frattempo medita e nella meditazione stabilisce il contatto con Brunilde, il suo Subconscio, che gli appare per la prima volta vestita da guerriero, e comincia a guidarlo facendogli recuperare antiche iniziazioni, ricevute in vite passate e a suggerirgli le tappe di quello che poi diventerà, nel corso di molti anni e con molte successive modifiche, il «sentiero» spirituale, come noi lo conosciamo attualmente.

Brunilde lo segue, è lei la sua maestra per molti anni, perché Ennio, fatto assolutamente eccezionale, contrariamente a tutti noi, non ha avuto un maestro umano ad abbreviargli la via. Da lei trae anche l’ispirazione per le poesie che comincia a pubblicare.

Su consiglio di Brunilde sceglie il suo nome mistico, da sostituire al suo secondo l’uso, per operare nell’ambito spirituale.

Un giorno Ennio si trova ad Alba, in Piemonte. Improvvisamente lo colpisce, sulla facciata della cattedrale, l’immagine dei quattro evangelisti nella forma dei rispettivi animali, ognuno dei quali rappresenta una delle quattro costellazioni che formano la «grande croce fissa» dell’astrologia: Acquario, Leone, Bue [Toro], Scorpione il cui simbolo è l’Aquila. Insieme formano il nome di Alba.

Gli evangelisti simboleggiano anche i quattro elementi: aria, fuoco, acqua e terra, elementi che sono inoltre rappresentati da ognuna delle lettere ebraiche che formano il nome di Jahve. Simbolicamente è un’immagine completa del Creato, e allora comprende il perché del suo nome, che Brunilde gli ha suggerito.

In quel periodo fa conferenze, tiene seminari in cui si fanno anche esercizi di visualizzazione, cerca di diffondere quello che ha appreso e che ora è intima parte di se.

Ennio D’Alba – [vol. 1.]: Il risveglio della divinità nell’uomo: la via dell’amore-conoscenza – Roma: Fermenti, 1988. Portata. Italiano.Scrive anche alcuni dei suoi quaderni2, e prende forma il 1º vol. di «Il Risveglio della divinità nell’uomo»3, che verrà in seguito tradotto in tedesco e poi in spagnolo.

Sempre in quel periodo, prende contatto con alcuni maestri sciamani (in carne e ossa stavolta) e, sebbene ritenga che quella via non sia la più adatta alla forma mentis dell’uomo occidentale, ne trae utili insegnamenti.

A Lugano Ennio arriva al 12º grado, ossia all’ultima iniziazione rosacrociana e, in quell’occasione, incontra il suo Maestro personale.

Il Maestro lo guarda come per scrutargli l’anima, lo fissa negli occhi e poi scompare, lasciandolo deluso e convinto, erroneamente, di non essere stato accettato.

Ne parla con i suoi istruttori, e si rende conto che nessuno di loro ha mai raggiunto quel livello.

Il Maestro apparso è per lui uno sconosciuto e solo in seguito, «per caso», ne vede il volto ritratto insieme a quello di alcuni altri Maestri, in un libro su una bancarella… naturalmente lo acquista.

Si tratta del maestro Lahiri Mahasaya, discepolo di Babaji, vissuto in Oriente, che continua ad apparirgli anche in seguito, alternandosi con gli altri del ritratto.

A questo punto il percorso con i Rosacroce è finito. Gli ha dato una formazione soprattutto culturale, essendo l’insegnamento esoterico della scuola ridotto al minimo, se si eccettuano le cerimonie iniziatiche che però non venivano spiegate. C’era molto apparato e poca sostanza.

Ma queste cose hanno spinto in lui come una molla e, soprattutto, lo hanno condotto in Svizzera.

Lugano è un punto obbligato del suo percorso, il suo Maestro ha fatto in modo che lui arrivasse là al momento opportuno.

«Facevo gli incontri adatti», dice Ennio, «andavo nei posti adatti,… da lì è iniziato tutto. Ho conosciuto una signora che mi ha spianato la strada e mi ha presentato le persone giuste. Lì è nato tutto.»

Lei gli fa conoscere gente, persone che lo aiutano perché possa cominciare a fare le prime sedute come istruttore, ora sempre singole, a sperimentare sugli altri il percorso che è stato fatto fare a lui, nel tempo, dal suo Subconscio.

Sempre attraverso le persone conosciute in Svizzera prende contatto con un’associazione esoterica americana di nome BOTA, «The Builders of the Adytum», in italiano I Costruttori del Tempio [interiore] e, su loro incarico, comincia a tradurre per gli allievi italiani le dispense che quella scuola spedisce ai suoi allievi francesi.

Compie il lavoro in tempi brevi, così come gli hanno chiesto, è faticoso, ma arricchisce la sua conoscenza delle quattro scienze ermetiche: Alchimia, Tarocchi, Cabbala e Astrologia e lo mette in grado di sistemare i vari tasselli della visione esoterica-ermetica del mondo.

In quegli anni Ennio non è ancora quello che si chiama un «maestro realizzato», ossia il passaggio dal suo Maestro personale al Maestro Cosmico, con l’identificazione con Lui, è una trasformazione non ancora avvenuta. Ma l’aiuto agli altri accelera anche il suo percorso.

Finalmente, all’età di settant’anni, Ennio è un Maestro.

Grazie ai suoi interessi, inizialmente culturali ma che venivano dal profondo, agli studi, alla meditazione sostenuta da una volontà ferrea di andare avanti, senza l’aiuto di un istruttore esterno, quello che era il suo compito di questa incarnazione, la sua ultima come essere umano, è stato realizzato.

Ora egli può indicare anche agli altri, in modo totale, la via iniziatica del «Sentiero spirituale».

4

E adesso
che ho compiuto questa vita
guardo me stesso
come dal di fuori
per ammirare
la Grande Opera
in me realizzata
grazie a Te, Mio Signore.
E’ un edificio immenso e possente,
eterno ed immortale,
una divinità tra i mortali
presente in più mondi
per manifestare, al Tuo Servizio,
la Tua Gloria nella creazione
per poter tutto sanare e armonizzare
eliminando l’ottusità
dalle menti umane,
unico attuale disordine su questa terra
in tanto ordine nell’universo


Note:

1 2 I quaderni di Ennio D’Alba. Stampati a cura dell’A. I Quaderni sono di supporto alle sedute esperienziali, e sono 42.

3 Ennio D’Alba – [vol. 1.]: Il risveglio della divinità nell’uomo: la via dell’amore-conoscenza – Roma: Fermenti, 1988; Ennio D’Alba – [vol. 2.]: Il risveglio del divino nell’uomo: la realizzazione: sistemi iniziatici operativi – Roma: Fermenti, 1997.

4 La poesia è di Ennio D’Alba.

Dislocazione del sito «In corpo e anima».

Dislocazione del sito «In corpo e anima».

Da marzo 2022 abbiamo eseguito una dislocazione del sito «In corpo e anima» a causa di un problema tecnico.

La capacità multilingue che era disponibile nel loro «WordPress» non era più mantenuta dagli sviluppatori e non permetteva l’aggiunta di contenuti in alcune lingue che potessero essere tradotte in futuro. Era quindi necessario modificare la capacità adottandone una che si potesse mantenere aggiornata.

Per poter risparmiare nelle spese di programmazione, abbiamo trasferito a mano oltre novecento cinquanta link fra pagine ed entrate, oltre a completare la traduzione delle pagine attuali al tedesco, fra le altre traduzioni effettuate.

L’aspetto del nostro sito non è cambiato molto, giacché vogliamo che continui ad essere di facile accesso. Il menú contiene alcune sezioni che si aprono. Se vi accediamo da uno schermo piccolo, premendo il bottone «Menú» si possono vedere queste sezioni. Se invece utilizziamo uno schermo grande, il menú apparirà nella parte superiore dello stesso.

Tutte le entrate sono disponibili in catalano, spagnolo e inglese, persino le più antiche. Se un’entrata annuncia la traduzione di una pagina in una lingua o lingue diverse dal catalano, spagnolo o inglese, sarà pure disponibile nelle lingue delle muove pagine. Prima si vedevano sempre le bandiere di tutte le lingue del sito e si poteva accedere ad una pagina o ad una entrata vuota. Ora si vedono soltanto le bandiere delle pagine e delle entrate che hanno il loro equivalente nella pagina che si sta visualizzando.

Ringraziamo sia il tecnico informatico Daniel Monte, di Agoranet.info, per la sua collaborazione in questa dislocazione, cosí come tutto il gruppo del server di Pangea Internet Solidari. Ringraziamo anche tutte le persone che hanno collaborato o collaborano nelle traduzioni. E finalmente grazie a voi che fate conoscere queste esperienze che ci aiutano, fra l’altro, a conoscere la reincarnazione per mezzo dei casi esposti, a guarire le esperienze di sofferenza che possono venire, o forse no, da vite precedenti, e agli enti disincarnati a ritrovare la loro strada.

Gruppo del sito «In corpo e anima».
Lunedì, 4 dicembre del 2023.
Traduzione: Loto Perrella.

«Il crédito cósmico» del Dottor José Luis Cabouli. Video con sottotitoli in inglese, francese e italiano.

«Il crédito cósmico» del Dottor José Luis Cabouli. Video con sottotitoli in inglese, francese e italiano.

«Il crédito cósmico» del Dottor José Luis Cabouli.Nelle diverse sezioni «Multimedia» del video corto esplicativo intitolato «Il credito cosmico» abbiamo le versioni con sottotitoli in inglese, francese e italiano. Ricordiamo che questo video corto è un frammento della conferenza intitolata «La vita prima di nascere» tenuta dal Dottor José Luis Cabouli il sabato 29 agosto 2020 nella Sala Polivalente di El Soleràs (Les Garrigues, Catalogna).

Ringraziamo la traduttrice professionale Loto Perrella per il suo lavoro, così come di nuovo le persone e gli enti che hanno reso possibile questo evento e il video originale.

Gruppo della web «In corpo e anima».
Domenica, 2 ottobre 2022.
Traduzione post italiana: Loto Perrella.

Link delle nuove pagine per accedere alle diverse versioni:

Bandiera inglese animata.
(English).

“The cosmic credit” by Doctor José Luís Cabouli. A talk in Spanish with English subtitles («Il credito cosmico» del dottor José Luís Cabouli. Conferenza in spagnolo con sottotitoli in inglese).
Excerpt from the talk entitled “Life before birth” by Dr. José Luis Cabouli, held in the multi-purpose Hall at Soleràs (Les Garrigues, Catalonia), on Saturday 29th August 2020 (…).
Publication profile in “Odyssee“: Animaweb. Talks in English. Date of publication in “Odyssee“: Thursday, 29th September 2022. Video length: 3 minutes 33 seconds. Language: voice in Spanish with English subtitles.
Translation: Loto Perrella.

Bandiera francese animata.
(Français).

« Le crédit cosmique » par le Docteur José Luis Cabouli. Conférence en espagnol sous-titrée en français («Il credito cosmico» del dottor José Luís Cabouli. Conferenza in spagnolo con sottotitoli in francese).
Passage de la conférence intitulée « La vie avant la naissance » du Docteur José Luis Cabouli, tenue dans la Salle Polyvalente de Soleràs (Les Garrigues, Catalunya) samedi le 29 août 2020 (…).
Profil de publication de « Odyssee » : Animaweb. Conférences en français. Date de publication à « Odyssee » : samedi, 1 d’octobre 2022. Durée de la vidéo : 3 minutes 33 secondes. Langue : voix en espagnol sous-titrée en français.
Traduction : Loto Perrella.

Bandiera italiana animata.
(Italiano).

«Il credito cosmico» del Dottor José Luis Cabouli. Conferenza in spagnolo con sottotitoli in italiano.
Frammento della conferenza intitolata «La vita prima di nascere» del Dottor José Luis Cabouli, tenuta nella Sala Polivalente di Soleràs (Les Garrigues, Catalunya), sabato 29 agosto del 2020 (…).
Profilo di pubblicazione di «Odyssee»: Animaweb. Conferenze in italiano. Data di pubblicazione in «Odyssee»: Domenica 2 ottobre 2022. Durata del video: 3 minuti 33 secondi. Lingua: spagnolo con sottotitoli in italiano.
Traduzione: Loto Perrella.

Pagina della bibliografia della Dottoressa Viviana Zenteno.

Pagina della bibliografia della Dottoressa Viviana Zenteno.

La Dottoressa Viviana Zenteno presenta il libro «El Alma Sabe» («L'anima lo sa»).Vi informiamo che abbiamo creato un sito web con la descrizione della bibliografia della Dottoressa Viviana Zenteno, con la sinopsi dei suoi libri –tre in questo momento– nelle lingue catalana, spagnola, inglese, francese e italiana.

Ringraziamo in modo speciale la Dottoressa Viviana Zenteno per la sua collaborazione nel farci avere i dati degli esemplari dei suoi libri, in modo che sia i terapeuti e i pazienti, come gli studiosi della reincarnazione, conoscano meglio questa realtà, in questo soggetto appassionante che la stessa autrice ha chiamato: le terapie dell’anima.

Ringraziamo pure la traduttrice e terapeuta Loto Perrella per il suo lavoro, traducendo le descrizioni di ogni libro in inglese, francese e italiano, in quelle versioni dove non erano ancora disponibili.

Gruppo di lavoro del sito En cos i ànima.
Sabato, 17 aprile 2021.
Traduzione della presentazione: Loto Perrella.

Bandiera italiana animata.


Bibliografia della Dottoressa Viviana Zenteno.

Bandiera castellana animata.


Bibliografía de la Doctora Viviana Zenteno.

Bandiera catalana animata.


Bibliografia de la Doctora Viviana Zenteno.

Bandiera inglese animata.


Doctor Viviana Zenteno’s Bibliography.

Bandiera francese animata.


Bibliographie du Docteur Viviana Zenteno.

Lo spuntare di un nuovo giorno. Intervista a Brian Weiss.

Lo spuntare di un nuovo giorno. Intervista a Brian Weiss.

New Visions Magazine (Rivista Nuove Visioni). Copertina.Vi informiamo che, nella sezione di Interviste del sito web En cos i ànima, abbiamo introdotto l’intervista fatta da Dawn Light (Luce dell’Alba) al Dottor Brian Weiss. Questa intervista è la versione completa di un’ora pubblicata il martedì 25 dicembre 2007, di cui era stato pubblicato un riassunto nel numero di settembre-ottobre della rivista New Visions Magazine.

Ringraziamo la traduttrice e terapeuta Loto Perrella, che ha realizzato le versioni in spagnolo, francese e italiano dell’originale inglese. Questo documento è pure pubblicato nella versione catalana.

Gruppo di lavoro del sito En cos i ànima.
Martedì, 9 marzo 2021.
Traduzione della presentazione: Loto Perrella.

Link per le diverse versioni disponibili di questa intervista:

Bandiera italiana animata.Italiano:

Lo Spuntare di un Nuovo Giorno. Intervista a Brian Weiss. 2007.
Dawn Light (Luce dell’alba). Martedì 25 dicembre 2007.
Abbiamo qui l’intervista completa di un’ora che ho fatto a Brian Weiss. Nel numero di settembre/ottobre 2007 della rivista New Visions Magazine abbiamo pubblicato un riassunto di questa intervista.
Traduzione dalla versione inglese originale: Loto Perrella.

Bandiera inglese animata.English:

Dawn of a New Day. Brian Weiss Interview. 2007.
Dawn Light. Tuesday, December 25th 2007.
This is the complete one hour interview I did with Brian Weiss. An excerpt of this interview appeared in the September/October 2007 issue of New Visions Magazine.

Bandiera catalana animata.Català:

Albada d’un Nou Dia. Entrevista a Brian Weiss. 2007.
Dawn Light (Llum de l’Albada). Dimarts, 25 de desembre del 2007.
Aquesta és l’entrevista completa, d’una hora de duració, que li vaig fer a Brian Weiss al 2007, de la qual se’n va publicar un estracte en el número de setembre/octubre de la revista New Visions Magazine.

Bandiera castellana animata.Castellano:

Amanecer de un Nuevo Día. Entrevista a Brian Weiss. 2007.
Dawn Light (Luz del Alba). Martes, 25 de Diciembre de 2007.
Aquí está la entrevista completa de una hora que le hice a Brian Weiss. Un extracto de esta entrevista se publicó en el número de Septiembre/Octubre de 2007 de la revista New Visions Magazine.
Traducción respecto la versión original inglesa: Loto Perrella.

Bandiera francese animata.Français :

Le Lever d’un Nouveau Jour. Une interview à Brian Weiss. 2007.
Dawn Light ( Lumière de l’aube ). Mardi 25 décembre 2007.
Celle-ci est l’interview complète d’une heure que j’ai eue avec Brian Weiss. Un extrait de cette interview est apparu dans le numéro de Septembre-Octobre 2007 du New Visions Magazine.
Traduction respecte la version originale anglaise : Loto Perrella.

Intervista alla Dr.ssa Viviana Zenteno da parte di Terra Networks e Caso di Katia, in italiano.

Intervista alla Dr.ssa Viviana Zenteno da parte di Terra Networks e Caso di Katia, in italiano.

Bandiera italiana animata.Gli internauti di lingua italiana possono già leggere le pagine con l’intervista fatta alla Dr.ssa Viviana Zenteno dal sito Terra Networks e il Caso di Katia, presentato dalla stessa terapeuta.

Bandiera animata delle Nazioni Unite.La nostra Umanità multilingue, dal punto di vista della coscienza spirituale, si trova al livello di un asilo infantile. Per intraprendere la strada che porta dall’asilo al dottorato la cosa migliore è un sito come questo, che ci introduce nel tema a un livello basico, con relativamente poche pagine, tradotte però al maggior numero possibile di lingue. Nella misura in cui aumentiamo le traduzioni delle diverse pagine del nostro sito, facciamo possibile che un maggior numero di persone vengano a conoscenza delle cosiddette terapie dell’anima e vedano come funziona l’evoluzione delle anime.

Ringraziamo la Dr.ssa Zenteno per la sua collaborazione e Loto Perrella per queste traduzioni nella lingua di Giuseppe Verdi.

Gruppo di lavoro del sito En cos i ànima.
Mercoledì, 20 gennaio 2021.
Traduzione della presentazione: Loto Perrella.

Link all’intervista tradotta in italiano:

Dott.ssa Viviana Zenteno. Le regressioni come una terapia dell’anima. Intervista Terra, 6.05.2010.
Intervista di Terra Networks Chile. Da: Carmen Luz Heredia.
Giovedí, 6 maggio 2010.
Per mezzo di questa tecnica il passato si mescola con il presente e si avviano una serie di fatti che non sono nel cosciente.
Traduzione: Loto Perella.

Link al caso tradotto in italiano:

Katia. Un Caso clinico.
Mercoledí, 1 ottobre 2014. Terapeuta: Dott.ssa Viviana Zenteno.
Katia (45) in questa regressione capisce il motivo di una rinuncia amorosa. Anni indietro lei era libera, ma lui no ed era un personaggio pubblico.
Traduzione: Loto Perella.

Intervista a Brian Weiss per la rivista Athanor in italiano.

Intervista a Brian Weiss per la rivista Athanor in italiano.

Bandiera italiana animata.Abbiamo a disposizione di tutti gli internauti di lingua italiana l’intervista fatta al Dottor Brian Weiss dalla rivista Athanor, apparsa nel Numero 35, di settembre-ottobre 2002, alle pagine 15 a 18.

Ringraziamo di nuovo la collaborazione della traduttrice Loto Perrella, che aiuta in modo generoso e perseverante perché le terapie dell’anima arrivino al maggior numero di persone possibile. Con questa collaborazione, ogni volta saranno di più le persone che vedranno la possibilità di guarire diverse forme di sofferenza che restano nascoste nel loro subconscio.

Athanor. Una puerta al nuevo paradigma (Una porta al nuovo paradigma). Logo.L’intervista ora tradotta in italiano fu pubblicata nella rivista Athanor, dedicata a far conoscere quegli aspetti della realtà che la maggior parte della gente ignora. Da qui rendiamo omaggio alle persone che lo resero possibile.

Gruppo di lavoro del sito En cos i ànima.
Sabato, 12 dicembre 2020.
Traduzione della presentazione: Loto Perrella.

Link alla traduzione tradotta in italiano:

Ritorno alla pace. Intervista a Brian Weiss.
Rivista Athanor. Nº 35. Settembre-Ottobre 2002. Pagine 15-18.
Intervistatore: Josep Agustín. Interprete: Loto Perrella. Fotografa: Natalia Campoy.
Come stare in pace con sé stesso, e quindi con tutto, è forse la formula magica più cercata da sempre dagli esseri umani. Nel colloquio con il Dottor Brian Weiss nel suo albergo, e durante tutta l’intervista, ci siamo sentiti accompagnati dalla tranquillità, il buon umore ed il carattere cordiale di questa persona (…).
Traduzione: Loto Perella.